La squadra di mister Carmelino centra l’undicesima vittoria stagionale sul campo dell’Olimpia Zanè nella finale di ritorno dei play off e si guadagna un posto in paradiso al termine di una stagione pressochè perfetta, con un solo piccolo neo ovvero la sconfitta in gara 1. Capitan Parolin: “Mai come quest’anno è stata davvero una vittoria di 14 giocatori. Grazie a staff tecnico e società”.
GARA 2 FINALE PLAY OFF – SERIE C
Olimpia Zanè – Bassano Volley 0-3 (17-25, 19-25, 22-25)
Olimpia Zanè: Poletto 9, Roman (L), Filippi 1, Sartore 4, De Togni 1, Manfron (L), Sartori 1, Cavedon 4, Mazzarolo, Meda, Callegari, De Giorgio 5. All. Soliman
Bassano Volley: Parolin (K), Rampin 13, Fassinato 3, Gazzola, Pontarollo 13, Carlesso, De Luca, Stragliotto 11, Sgarbossa 6, Tosin (L), Bizzotto, Munari, Bertagnin 11, Andriolo (L). All. Carmelino, Dir. Lanza
Note. Durata set: 25’, 27’, 30’. Tot. 1.22’. Zanè: battute errate/vincenti: 6/3, muri: 3, errori: 14. Bassano: battute errate/vincenti: 8/0, muri: 9, errori: 20
Brividi di gioia, emozioni indimenticabili e urla incontenibili: i ragazzi del Bassano Volley stravincono gara 2 della finale play off e volano in serie B dimostrando di essere una volta per tutte, semplicemente e definitivamente, i più forti di tutti. Al termine di una stagione praticamente perfetta la squadra di Carmelino scende in campo a Zanè come se gara 1, persa in casa sabato scorso al tie break, non si fosse mai giocata. Per nulla appesantiti nella testa e nelle gambe dalle scorie di quello che costituisce l’unico piccolo neo di una stagione costellata di sole vittorie, capitan Parolin e compagni hanno giocato una partita straordinaria sotto ogni punto di vista e per il fortissimo Olimpia Zanè di mister Soliman e dell’ex Filippo Roman non c’è stato scampo. È finita come nel migliore dei sogni possibili, con una vittoria netta per 3-0 in un’ora e venti di gioco al termine dei quali è scoppiata, in campo e finalmente anche sugli spalti, la meritatissima festa del gruppo bassanese stretto in un abbraccio senza fine. Si torna dunque laddove il glorioso Bassano Volley, grande protagonista tra serie B1 e serie A2 per almeno una ventina d’anni, merita di stare ovvero in un campionato di livello nazionale.
Ma non è finita qui perché la gioia di giocatori e staff tecnico fa il paio con l’orgoglio della società per aver messo insieme una formazione fatta quasi esclusivamente di giocatori cresciuti nel settore giovanile giallorosso, una squadra praticamente a chilometri zero che conferma una volta di più la bontà del lavoro fatto nel vivaio, un lavoro che da decenni, tra alti e bassi, continua a sfornare giocatori in quantità e con punte di qualità eccelse, basti pensare a Eros Guarise passando per Marco Volpato e Alberto Polo, per arrivare fino a Mattia Bottolo. Il settore giovanile giallorosso si conferma quindi una fucina di talenti: alcuni di questi non sono riusciti a salire in serie A come alcuni dei loro illustri predecessori, ma dopo essere cresciuti nelle giovanili bassanesi all’ombra dei campionissimi della serie A e della serie B1, finito il percorso in giallorosso hanno maturato esperienze altrove, sono cresciuti ulteriormente per poi tornare alla base e centrare una straordinaria promozione che riporta la società che li ha svezzati laddove merita, ovvero su un palcoscenico nazionale che da queste parti manca dal 2015.
Sono ben 10 i giocatori pallavolisticamente nati a Bassano protagonisti di questo successo: Andrea Gazzola, Niccolò Pontarollo, Domenico Carlesso, Daniel Stragliotto, Enrico Tosin, Giacomo Rampin, Giacomo Sgarbossa, Claudio Bizzotto, Lorenzo Bertagnin e capitan Matteo Parolin. Gli altri eroi di questa promozione sono Daniele Fassinato e Ferdinando De Luca, al loro primo anno a Bassano e l’anno scorso a Loreggia, e i due bassanesi d’adozione Nicola Andriolo e Andrea Munari, entrambi provenienti dal settore giovanile del Rosà e poi cresciuti nelle fila dei cugini dell’AS S.Croce, prima dell’esperienza in C sempre col Loreggia.
Simbolo del gruppo di giocatori 100% made in Bassano, è capitan Matteo Parolin, che si è fatto tutta la trafila nel vivaio per poi trovare la maturazione e infine la consacrazione in prima squadra con una pazienza e un’umiltà che devono essere da esempio per tutti i giovani ovvero partendo sporcandosi le mani in Prima Divisione per approdare, dopo una parentesi in C a Bessica, in serie D con il l’AS Santa Croce, trampolino di lancio per una pluriennale avventura in Serie C a Loreggia dove ha sfiorato più volte la promozione senza mai riuscire a centrarla, ma finendo col diventare senza dubbio uno dei migliori giocatori della categoria nel suo ruolo. Richiamato all’ovile nel 2018, nelle ultime due stagioni prima è andato vicinissimo alla promozione sfumata a un passo dal traguardo nel 2019, quindi ha visto sfumare il sogno nella stagione scorsa interrotta per il Covid per riuscire infine a coronare finalmente il sogno suo e di tutti i suoi compagni in una stagione interpretata da capitano vero, con la C maiuscola, come pochi sanno fare:
“E’ stata una vittoria bellissima, incredibile, straordinaria: arrivare a questo punto dopo una stagione così complicata e travagliata, vincendo tutte le partite a parte gara 1 della finale, una partita che però abbiamo ampiamente riscattato ieri sera … difficile descrivere la nostra gioia … ” commenta con la voce roca per i festeggiamenti il capitano giallorosso, che precisa “… anche perchè quello che la rende unica è il fatto che mai come quest’anno è stata una vittoria di tutti, ma proprio tutti e 14 i giocatori della rosa: realmente, non è una frase fatta, perchè davvero ogni singolo giocatore della squadra ha dato il suo contributo più o meno grande ma sempre e comunque fondamentale. Ovviamente lo staff tecnico, con Leo e Andrea (mister Leonel Carmelino e il dirigente Andrea Lanza, ndr) ha fatto un lavoro straordinario e non possiamo che ringraziarli, come non possiamo che ringraziare la società per averci dato l’opportunità di giocare a questi livelli e che ci ha consentito soprattutto di giocare tranquilli, sereni e senza preoccupazioni, cosa non da poco soprattutto in un anno del genere. In finale pur partendo con gli sfavori del pronostico abbiamo dimostrato di essere i più forti, non abbiamo mai mollato tutto l’anno e ieri sera siamo stati bravi davvero, anzi perfetti direi … come lo si deve essere quando capitano occasioni queste. Il nostro segreto? Ripeto oltre al contributo fondamentale di staff tecnico e società, siamo stati noi … un gruppo di 14 giocatori intercambiabili che in allenamento ha sempre dato tutto perché tutti volevamo e potevamo giocare e infatti, ripeto, questa è davvero la vittoria di tutti nessuno escluso”. Per la cronaca Parolin che ieri sera non ha giocato a causa del brutto infortunio alla caviglia capitatogli in aprile, con un recupero lampo è riuscito, nonostante il dolore, a dare comunque il suo contributo in questo finale di stagione.
Chiudiamo con le parole di mister Carmelino che al suo primo anno da allenatore della prima squadra non ha sbagliato. Anche lui come molti suoi giocatori viene dalle giovanili giallorosse sia come giocatore che come allenatore, un ruolo che gli ha consentito di accumulare esperienze importanti come quella in A2 con il Potenza Picena, per poi tornare alla base e centrare questa storica promozione: “A inizio anno avevamo un solo obiettivo e con quell’obiettivo in testa abbiamo affrontato tutta la stagione: siamo cresciuti settimana dopo settimana da un livello già molto alto e alla fine avevamo una convinzione incredibile nei nostri mezzi che nemmeno la sconfitta in gara 1, seppur arrivata al termine di una partita ben giocata, ha mai messo minimamente in discussione. Non abbiamo mai dubitato della nostra forza e la partita di ieri è stato il coronamento di un percorso pressochè perfetto, il giusto premio ai ragazzi, alla società e allo staff tecnico per aver interpretato la stagione con questa determinazione dal primo all’ultimo pallone giocato. Complimenti a tutti, è stata una vittoria straordinaria e assolutamente meritata”.
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